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Segnalato da: laRepubblica, IlGiornale, Salute33, ForumSalute.it
Prenota una visita o un esame

Visita proctologica: cos'è e perché è importante farla?




Cos'è la Visita Proctologica?

La visita proctologica consiste in una visione diretta e quindi da una esplorazione manuale condotta dallo specialista proctologo nel tratto ano-rettale. In particolari situazione la visita specialistica può essere accompagnata anche da un esame endoscopico chiamato anoscopia.



Quando è necessaria una visita proctologica?

Può essere richiesta per valutare la presenza di diverse patologie legate all'ultimo tratto del canale digerente (retto e ano) tra cui:

La visita permetterà anche attente considerazioni circa la familiarità, lo stile di vita, la sintomatologia riferita e le eventuali malattie già note. I sintomi che potrebbero indurre un paziente a richiedere un consulto proctologico possono essere vari:

  • Prurito;
  • Dolore;
  • Sanguinamento (sulla carta igienica dopo l'evacuazione, durante o, addirittura, a prescindere dall'evacuazione);
  • Procidenza (fuoriuscita delle emorroidi dall'ano).


Nel caso in cui gli episodi di sanguinamento fossero frequenti, la quantità di sangue persa dovesse essere elevata e il paziente non avesse coscienza della causa di questa condizione, allora è consigliabile procedere quanto prima ad una visita proctologica. In circostanze simili, alcuni pazienti potrebbero pensare di rivolgersi ad un pronto soccorso ma questa soluzione può essere valida esclusivamente nei casi d'urgenza. Magari, si può pensare di mettere al corrente dell'accaduto il proprio medico di base e successivamente prenotare un consulto medico presso un proctologo.


In ogni caso, un sintomo come la perdita di sangue non andrebbe mai sottovalutato. A seguito di questi episodi, infatti, il paziente potrebbe avvertire variazione anche in quelli che sarebbero dei normali comportamenti quotidiani. Di conseguenza, tutto ciò che in passato non richiedeva particolare sforzo può diventare più difficoltoso. Ci riferiamo ad attività di per sé molto basilari e semplici, come:


  • Salire le scale;
  • Fare una corsa;
  • Portare dei pesi.


Tra l'altro, il paziente potrebbe, in un primo momento e comunque in assenza di un consulto da parte di uno specialista, associare tali difficoltà ad altre cause (cattiva digestione, pasti abbondanti, poco riposo etc.). In realtà, piccole ma costanti perdite di sangue dall'ano potrebbero rappresentare il motivo degli affaticamenti.


L'importanza di una visita proctologica risiede soprattutto nella possibilità di definire la natura dei problemi di cui soffre il paziente e di suggerire eventuali ed ulteriori esami per avere un quadro clinico sufficientemente chiaro e completo, soprattutto quando sono presenti specifici fattori di rischio o una situazione di familiarità con le patologie proctologiche.



Come si svolge una visita proctologica?

Molte persone arrivano con un certo stato d'ansia e di paura all'appuntamento del proctologo. In casi del genere, la prima cosa che il proctologo dovrebbe fare è far accomodare il paziente e soprattutto tranquillizzarlo, spiegando come si svolgerà la visita.


All'inizio della visita proctologica si eseguirà un colloquio (tecnicamente si parla di raccolta anamnestica) finalizzato ad individuare con accuratezza i sintomi provati dal paziente e dunque i motivi per i quali quest’ultimo si è rivolto allo specialista. Tramite l'anamnesi, il proctologo deve, dunque, puntare a raccogliere quante più informazioni possibili sulla storia medica del paziente.  Ecco alcune delle domande che lo specialista potrebbe rivolgere al paziente durante l'anamnesi:

  • Quali sono i disturbi riscontrati?
  • Da quanto tempo si protraggono?
  • Sono stati seguiti dei percorsi terapeutici per la cura dei sintomi riscontrati?
  • Ci sono stati miglioramenti o peggioramenti nel corso del tempo?
  • Il paziente si è sottoposto a degli interventi chirurgici per la problematica evidenziata?


Successivamente, il proctologo passerà alla fase di osservazione cioè darà un'occhiata alla regione anale e perianale per poi procedere con la fase di ispezione diretta della parte interna ed esterna dell’ano. Tale ispezione, più comunemente chiamata “esplorazione rettale”, viene effettuata chiedendo al paziente di sdraiarsi sul fianco sinistro con le gambe raccolte contro il petto. In questo modo, lo specialista potrà avere una visione chiara dell'area anale e perianale; è importante che il paziente sia rilassato e messo nelle condizioni di svolgere la visita in totale comfort. L’esplorazione potrà essere eseguita sia in forma diretta, con l’utilizzo da parte dello specialista di un guanto lubrificato (al fine di evitare qualsiasi dolore al paziente), sia tramite il ricorso a strumentazione endoscopica, ovvero tramite anoscopia o rettoscopia.


L'esplorazione rettale potrebbe consentire al medico di rilevare elementi relativi alla completezza e alla validità di contrazione dell'anello sfinteriale. Il proctologo potrebbe invitare il paziente a spingere come se si dovesse evacuare. Ciò permette di far scivolare sul dito esploratore parte della mucosa e della parete rettale. Anche nel caso in cui si utilizzasse l'anoscopio per eseguire una valutazione strumentale dell’interno dell’ano, il paziente non sarà soggetto a nessun particolare dolore grazie alle ridotte dimensioni dello strumento, il quale sarà opportunamente lubrificato. 


Nell'ultima parte della valutazione specialistica, verrà formulato un parere concernente il quesito clinico oggetto della visita: la valutazione proctologica potrà esaurirsi con la prescrizione di una terapia da parte del medico o con la richiesta di accertamenti specialistici, come ad esempio:

  • Colonscopia;
  • Ecografia transanale;
  • Esami radiologici (defecografia o risonanza magnetica).


Se i problemi riscontrati sono di lieve entità, potrebbe essere lo stesso proctologo a suggerire la terapia più adeguata, magari consigliando al paziente dei cambiamenti nello stile di vita, una dieta adeguata e un incremento dell'attività fisica.


Come ci si prepara alle Visite Proctologiche?

Per eseguire una correttamente la visita non è necessaria nessuna particolare preparazione, tranne nei casi in cui non venga diversamente specificato al momento della prenotazione. Le visite proctologiche, come precedentemente indicato, hanno la finalità di valutare con accuratezza lo stato clinico del paziente e non richiedono dunque l’esecuzione di particolari esami.

In caso dovesse essere richiesto l’esecuzione di un clistere prima della visita, ecco però alcuni consigli utili a cui attenersi:


  • Prima di effettuare un clistere, se questo viene fatto nell'ambiente casalingo, è utile indossare dei guanti e di igienizzare l’ambiente, oltre che di richiedere la presenza di un famigliare o di una persona di fiducia, in caso di necessità.
  • Prima del clistere è utile svuotare la vescica: questo affinché il liquido del clistere sia ben trattenuto per il tempo necessario e non si senta la necessità di andare in bagno (anche solo per urinare) troppo in fretta.
  • Prima di iniettare il liquido del clistere è consigliabile che esso raggiunga la nostra temperatura corporea, vale a dire di non superare i 25-37 gradi.


Quanto dura?

Una buona visita specialistica avrà una durata media non inferiore ai 45 minuti. Il tempo necessario può naturalmente subire delle importanti variazioni in base alla specifica situazione clinica del paziente; è consigliabile dunque per il paziente ritagliarsi un periodo di tempo non inferiore ai 60 minuti.



Come prenotare una Visita Proctologica?

La prenotazione di una visita presso uno dei nostri centri specializzati può avvenire contattando il nostro numero unico nazionale dal lunedì al sabato dalle ore 9:00 alle ore 18:00 (Orario Continuato) oppure tramite servizio Whatsapp.


N.B. queste informazioni sono da ritenersi come puramente conoscitive, e NON sostituiscono il parere del medico.

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