Cos'è il Fecaloma?
Sicuramente avrete già sentito nominare questo termine che indica la concentrazione di una massa dura di feci, all'interno del retto o nella parte superiore del colon, che non è possibile espellere autonomamente. Il fecaloma è causato principalmente da una stipsi persistente e richiede l’intervento tempestivo mediante clisteri, operazioni manuali e, in alcuni casi, vere e proprie operazioni chirurgiche. Quando le feci permangono troppo a lungo nell'intestino, la loro componente acquosa viene meno determinando il fecaloma.
Ecco i principali campanelli d’allarme che potrebbero far insorgere questa fastidiosa patologia:
- dolori nel defecare;
- emorroidi;
- ragadi.
Soggetti a rischio
Pazienti allettati: gli anziani con problemi di disidratazione e i neonati che non possiedono ancora un intestino sufficientemente sviluppato.
Coloro che assumono particolari farmaci come diuretici e antidepressivi.
Persone che conducono diete povere o ricche di fibre con scarsa assunzione di acqua.
Donne in gravidanza: le alterazioni ormonali e la richiesta di acqua causano feci dure che poi scompaiono dopo il parto.
Quali sono i primi sintomi?
Spesso il senso di pesantezza intestinale è accompagnato da dolori intestinali più o meno intensi e ritenzione urinaria. Nei casi più gravi i dolori conducono a frequenti episodi di nausea, vomito e diarrea.
Come intervenire?
Se il fecaloma è molto duro, è necessario farsi visitare da un medico proctologo, il quale vi illustrerà le manovre più adatte alla risoluzione del problema. L’ammasso di feci può essere sciolto mediante dei clisteri a base di oli minerali caldi, che aiuteranno lo svuotamento manuale. Ricordiamo che questo tipo di operazioni devono essere esercitate da personale competente che conosca bene la problematica e la storia del paziente. Se quest’ultimo ha subito un intervento chirurgico recente è assolutamente sconsigliata questa manovra, perché recherebbe ulteriori traumi del retto come sanguinamenti e infiammazioni. È possibile optare, quindi, per l’uso di lassativi, ma sempre tenendo sotto controllo le condizioni generali di salute del paziente. L’operazione chirurgica è raccomandata solo in casi specifici tra cui il megacolon tossico (intestino estremamente dilatato a causa del gas) e l’ostruzione intestinale completa.
Complicanze del fecaloma
- Morbo di Chron e sindrome del colon irritabile.
- Tumore al colon: in caso di dubbi il proctologo può prescrivere una colonscopia;
- Morbo di Parkinson e traumi al midollo spinale.
- Diabete e ipotiroidismo.
- Ansia e depressione.
Diciamo “No al fecaloma!”
Chi ha già avuto a che fare con questa patologia, ma anche chi vuole prevenirla, deve condurre una vita sana costituita da una corretta alimentazione (assumendo la giusta dose quotidiana di fibre e di acqua) e praticare molta attività fisica. Ricordiamo che le lunghe passeggiate stimolano la motilità intestinale, favorendo l’espulsione delle feci. Se alimentazione e movimento non dovessero essere sufficienti, il medico può valutare l’assunzione di farmaci o lassativi in grado di evitare la stipsi, l’importante è che gli stessi non vengano assunti in modo continuativo nel tempo.
La salute dell’apparato intestinale è importante e, se notate un eccessivo indurimento delle feci, prenotate una visita specialistica dal vostro medico proctologo.