Le emorroidi possono essere causate anche dallo stress? La risposta è sì anche se non direttamente. Dobbiamo, innanzitutto, partire dalla considerazione che lo stress può influire sulla nostra salute mentale e fisica. Si stima che soltanto in Italia più di 3 milioni di persone soffrano di emorroidi. Per chi ne è affetto, questa condizione è spesso causa di imbarazzo e vergogna, stati emotivi che rappresentano senz'altro dei fattori di stress.
In questo articolo cercheremo di approfondire il legame che c'è tra emorroidi e stress, con un focus anche sugli aspetti psicosomatici e psicologici che potrebbero entrare in gioco. La psicosomatica, a tal proposito, è quella branca della medicina che studia come i fattori emotivi e mentali possano influenzare la comparsa o l’aggravamento di disturbi fisici. Anche nel caso delle emorroidi, alcuni segnali del corpo potrebbero riflettere uno squilibrio interiore legato a emozioni represse, ansia o tensioni persistenti.
Cosa sono le emorroidi?
Le emorroidi sono dilatazioni delle vene presenti nel canale anale e nel retto che si gonfiano a causa di un'eccessiva pressione. Possono causare sintomi come dolore, prurito e sanguinamento. Quando il sangue ristagna all'interno di queste vene, si formano protuberanze fastidiose che possono compromettere la qualità della vita del paziente. Esistono diverse tipologie di emorroidi:
- Emorroidi interne: si sviluppano all'interno del retto e spesso sono indolori, ma possono causare sanguinamento, soprattutto durante la defecazione;
- Emorroidi esterne: visibili attorno all’ano, si presentano come noduli duri e dolorosi, soprattutto quando infiammati;
- Emorroidi prolassate: sono emorroidi interne che fuoriescono dall’ano. Possono rientrare spontaneamente o tramite un intervento manuale o medico;
- Emorroidi trombizzate: si verificano quando si forma un coagulo di sangue all’interno di un’emorroide, causando un dolore intenso, soprattutto se esterne.
Quale nesso c'è tra Stress ed Emorroidi?
Non c'è un rapporto diretto di causa-effetto tra stress ed emorroidi. Questo vuol dire che, da un punto di vista prettamente medico e scientifico, lo stress non può causare le emorroidi né può aggravarle nei pazienti che già ne soffrono. In sintesi, non c'è alcuna evidenza scientifica che comprova l'esistenza di cause psicologiche associate alle emorroidi. Abbiamo, però, specificato poc'anzi che la connessione tra stress ed emorroidi esiste, seppur indiretta.
In sostanza, lo stress può innescare una serie di disturbi gastrointestinali che sono associati ad un maggiore rischio di comparsa o di peggioramento delle emorroidi. È ormai assodato che cervello e intestino comunicano costantemente. In situazioni di stress, il cervello può attivare segnali che alterano la funzionalità intestinale, predisponendo a disturbi digestivi che creano terreno fertile per le emorroidi, come ad esempio:
- Stitichezza;
- Diarrea;
- Sindrome dell'intestino irritabile.
In alcune circostanze, dunque, lo stress può rallentare la motilità intestinale, causando stitichezza. Lo sforzo eccessivo durante la defecazione, tipico della stipsi, è uno dei principali fattori scatenanti delle emorroidi. in altri casi, lo stress può sortire l’effetto opposto cioè accelerare il transito intestinale e provocare episodi ricorrenti di diarrea che irritano la mucosa rettale. La conseguenza è un maggiore rischio di sviluppo di emorroidi.
In condizioni di stress, anche i sintomi tipici della sindrome dell'intestino irritabile (IBS) potrebbero aggravarsi. Ricordiamo che, molto spesso, questa condizione vede l'alternanza tra stitichezza e diarrea, fattori che espongono il paziente ad una maggiore probabilità di andare incontro alle emorroidi.
L'impatto psicologico delle emorroidi sulla quotidianità
Andiamo, ora, ad approfondire il discorso relativo all'impatto psicologico delle emorroidi sulla nostra quotidianità. Una delle principali criticità è legata all’imbarazzo che circonda questa condizione. Molti pazienti si sentono a disagio nel parlare delle emorroidi anche con un medico. In realtà, sarebbe importante rivolgersi quanto prima ad un proctologo e sottoporsi ad una visita proctologica così da non ritardare la diagnosi e cominciare quanto prima il trattamento.
In caso di imbarazzo il paziente potrebbe, senza alcun problema, cercare un proctologo del proprio stesso sesso. Ad esempio, se un paziente di sesso femminile avverte disagio rispetto alla possibilità di interfacciarsi con uno specialista di sesso maschile potrebbe rivolgersi ad un proctologo donna.
Il disagio fisico può, inoltre, spingere molte persone ad evitare momenti di socialità per timore di dover restare seduti a lungo o di non riuscire a gestire i sintomi in pubblico. Questo progressivo ritiro dalla vita sociale può essere motivo di frustrazione e senso di solitudine.
Alcuni dei sintomi tipici delle emorroidi (dolori, sanguinamento, prurito e fastidi costanti) potrebbero mettere il paziente nelle condizioni di sperimentare difficoltà anche nello svolgimento delle attività quotidiane più semplici come camminare o dormire. Ciò finisce inevitabilmente per peggiorare la qualità della vita del paziente.
Non va sottovalutato, infine, l’impatto sul lavoro: difficoltà di concentrazione, calo della produttività e la necessità di frequenti pause possono compromettere le performance professionali.
Gestire lo stress per non peggiorare le emorroidi: come si fa?
Sarebbe fantastico eliminare lo stress dalla nostra vita ma ciò non sempre è fattibile. Quello che, invece, possiamo certamente fare è ma è imparare a gestire lo stress in modo efficace per ridurre le conseguenze che esso può causare al nostro organismo, soprattutto alla salute dell’apparato digerente.
In primo luogo, è importante tenere lontani dai pasti le nostre tensioni emotive. Ciò significa che non dovremmo mangiare quando ci sentiamo agitati o nervosi e che a tavola dovremmo fare il possibile per mantenere un ambiente tranquillo e non teso. Per giunta, mangiare con calma favorisce una buona digestione e riduce il rischio di crampi, gonfiore, diarrea o stitichezza.
Lo stress, però, va gestito sempre, non soltanto in concomitanza con il consumo dei pasti. Concedersi piccoli momenti di relax durante o a fine giornata (come ad esempio un bagno caldo, una passeggiata, esercizi di meditazione o yoga) può aiutare a rilassare mente e corpo e a scaricare le tensioni accumulate. Si tratta di attività apparentemente semplici ma che, se svolte con costanza, migliorano il nostro benessere mentale e stimolano la regolarità intestinale.
Emorroidi e psicosomatica: considerazioni finali
La psicosomatica, disciplina che studia il rapporto tra mente e corpo, evidenzia come stati emotivi profondi o stress prolungati possano influenzare la comparsa di sintomi fisici. In base a questa visione, il corpo può diventare un canale di espressione di emozioni non elaborate, trasformando il disagio psichico in disturbi reali e tangibili. Chi soffre di emorroidi, secondo tale approccio, potrebbe vivere situazioni in cui si sente sotto pressione o non riesce a lasciarsi andare, trattenendo rabbia, stress o frustrazione.
Benché la psicosomatica non sostituisca la diagnosi clinica di un proctologo e le cure necessarie ai fini della guarigione, può rappresentare una chiave utile per inquadrare la problematica delle emorroidi in un contesto più ampio. Prendersi cura del proprio benessere emotivo, attraverso il dialogo interiore, la psicoterapia o tecniche di rilassamento, può contribuire a ridurre i fattori di stress che, indirettamente, influiscono anche sulla salute dell'intestino.