logo
Segnalato da: laRepubblica, IlGiornale, Salute33, ForumSalute.it
Prenota una visita o un esame

Emorroidi interne: sintomi, cause, dolori e come riconoscerle

Cosa sono le emorroidi interne?


Le emorroidi interne sono dilatazioni delle vene situate all’interno del retto, cioè nella parte terminale dell’intestino, appena sopra l’ano. A differenza delle emorroidi esterne, che si sviluppano attorno all’apertura anale e sono facilmente visibili o palpabili, quelle interne non si vedono a occhio nudo e, nella maggior parte dei casi, non causano dolore.


emorroidi interne


Sintomi


Le emorroidi interne, soprattutto nelle fasi iniziali, potrebbero non causare alcun sintomo evidente. Quando diventano sintomatiche, il disturbo più frequente è il sanguinamento rettale non doloroso che coincide con la comparsa di sangue rosso vivo sulla carta igienica, nelle feci o all’interno del water dopo l'evacuazione. La presenza di sangue è causata dal rigonfiamento delle vene che, al passaggio delle feci, si irritano. proviene dalle vene gonfie che si irritano durante il passaggio delle feci.


In alcuni casi, le emorroidi interne possono prolassare, cioè fuoriuscire temporaneamente o stabilmente dall’ano. Ciò può portare alla comparsa di sintomi come:


  • Fastidio o dolore, specialmente quando ci si siede o si cammina;
  • Senso di corpo estraneo nella zona anale;
  • Gonfiore e prurito attorno all’ano;
  • Presenza di muco nelle feci o sulla carta igienica;
  • Sensazione di evacuazione incompleta.


A seconda della gravità del prolasso, le emorroidi interne vengono classificate in quattro gradi:


  • Grado 1: l’emorroide rimane all’interno del canale anale, senza fuoriuscire;
  • Grado 2: l'emorroide prolassa durante la defecazione ma rientra spontaneamente;
  • Grado 3: l'emorroide prolassa ma, dopo la defecazione, deve essere riposizionata manualmente;
  • Grado 4: l'emorroide resta all’esterno e non c'è modo di farla rientrare, causando forti dolori.


In generale, è importante non sottovalutare il sanguinamento rettale, anche quando non doloroso. Sebbene spesso sia causato dalle emorroidi, è sempre consigliabile sottoporsi ad una visita proctologica così da escludere la presenza di condizioni o patologie potenzialmente più gravi.


Cause


Le emorroidi interne si formano quando, a causa di una eccessiva pressione, le vene presenti nel retto inferiore si gonfiano. Tale pressione può danneggiare i tessuti di supporto e favorire la dilatazione delle vene, portando alla comparsa dei sintomi emorroidari poc'anzi descritti. Tra le cause più comuni delle emorroidi interne figurano:


  • Sforzi eccessivi durante l’evacuazione, spesso associati alla condizione nota come stitichezza cronica;
  • Diarrea persistente che costringe a frequenti evacuazioni e quindi a un’irritazione costante della zona rettale;
  • Stare seduti a lungo, soprattutto sul water. Tale cattiva abitudine, infatti, è responsabile dell'aumento della pressione nell’area anale;
  • Sollevamento frequente di carichi pesanti o tosse cronica, fattori che favoriscono l'aumento della pressione addominale;
  • Dieta povera di fibre che rende le feci dure e difficili da espellere;
  • Gravidanza. L’utero in crescita, infatti, può comprimere le vene del bacino e rallentare il flusso venoso;
  • Età avanzata, poiché col tempo i tessuti che sostengono le vene potrebbero indebolirsi;
  • Obesità, condizione che aumenta lo sforzo e la pressione a carico dell'intera zona addominale e rettale;
  • Predisposizione genetica o storia familiare di emorroidi.


Riconoscere questi fattori di rischio è fondamentale per prevenire la comparsa o l’aggravarsi delle emorroidi interne, anche attraverso piccoli cambiamenti nello stile di vita, come una corretta alimentazione, l’attività fisica regolare e l’adozione di buone abitudini intestinali.


Diagnosi


La diagnosi delle emorroidi interne inizia generalmente con una visita proctologica durante la quale il proctologo raccoglie informazioni sulla storia clinica del paziente e sui sintomi riscontrati. Successivamente, il medico esegue un esame obiettivo che comincia con un'esplorazione rettale digitale. La procedura consiste nell'inserimento, in maniera delicata, di un dito guantato nel retto allo scopo di percepire eventuali anomalie.


Qualora venisse ritenuto opportuno per una migliore diagnosi, il medico potrebbe eseguire un'anoscopia. Si tratta di un esame semplice e veloce che, attraverso uno strumento chiamato anoscopio, permette di osservare direttamente l’interno del canale anale e parte del retto.


In presenza di sintomi sospetti o più seri, come un sanguinamento abbondante o persistente, perdita di peso inspiegabile o cambiamenti importanti dell’alvo, il proctologo potrebbe prescrivere esami più approfonditi, su tutti una colonscopia.


Come si curano le emorroidi interne?


Il trattamento delle emorroidi interne dipende dalla gravità dei sintomi. In alcuni casi, anche un sanguinamento in forma lieve potrebbe essere trattato attraverso rimedi naturali. Nelle circostanze più gravi, invece, è necessario sottoporsi a procedure mediche specialistiche.


Tra i rimedi naturali, utilizzabili anche a domicilio, i più utili sono:


  • Aumentare l'assunzione di fibre (con frutta, verdura e cereali integrali) e bere molta acqua, per ammorbidire le feci e favorire un’evacuazione più regolare;
  • Immergere la zona anale in acqua tiepida per 10-15 minuti, anche più volte nell'arco della giornata, per ridurre il gonfiore e calmare il prurito;
  • Limitare il tempo che si trascorre sul WC, evitando di stare seduti a lungo e di sforzarsi durante l’evacuazione;
  • Dedicare un po' di tempo (anche 30-40 minuti al giorno) all'attività fisica.


In caso di sintomi più fastidiosi, è possibile ricorrere a trattamenti farmacologici da banco, come creme, unguenti o supposte a base di corticosteroidi o anestetici locali, utili per combattere e ridurre dolore, bruciore e prurito.


Se i sintomi persistono o si aggravano, potrebbe essere necessario ricorrere a delle procedure mini-invasive, spesso eseguibili in ambulatorio, tra cui:


  • Legatura elastica, cioè il posizionamento di un piccolo elastico alla base dell’emorroide per bloccare il flusso di sangue e favorirne la caduta spontanea;
  • Scleroterapia, vale a dire l'iniezione di una sostanza chimica per restringere l’emorroide;
  • Coagulazione a infrarossi, crioterapia o diatermia. Queste tecniche utilizzano calore o freddo per provocare la cicatrizzazione e il distacco dell’emorroide;
  • Embolizzazione emorroidaria, una tecnica più recente e meno invasiva che blocca il flusso di sangue verso le emorroidi dall’interno;
  • TRAP Emorroidi, trattamento conservativo che prevede l'iniezione di salicilato di sodio per ripristinare struttura e funzioni delle emorroidi.


Nei casi più gravi, l'unica via d'uscita potrebbe coincidere con l'intervento chirurgico per la rimozione delle emorroidi (emorroidectomia).


Domande frequenti sulle emorroidi interne


Ecco alcune domande che spesso i pazienti si pongono in materia di emorroidi interne.


Come riconoscere le emorroidi interne e distinguerle da quelle esterne?


Le emorroidi interne si trovano all’interno del retto e spesso non sono visibili né palpabili. Di solito causano sanguinamento indolore durante l’evacuazione. In alcuni casi possono prolassare all’esterno e provocare fastidio. Le emorroidi esterne, invece, sono visibili o percepibili attorno all’ano e possono causare dolore, prurito e gonfiore più marcati, specialmente se si infiammano o si trombizzano.


Dolore emorroidi interne: quanto fanno male?


Le emorroidi interne in genere non causano dolore, soprattutto nei primi stadi. Se prolassano all’esterno possono diventare dolorose. In questi casi il dolore può essere acuto, soprattutto durante e dopo l’evacuazione.


Quanto possono durare le emorroidi interne?


La durata varia in base alla gravità e al trattamento. Le emorroidi interne lievi, attraverso semplici accorgimenti, potrebbero scomparire in pochi giorni. Se trascurate o in caso di situazioni più gravi, potrebbero protrarsi per settimane o diventare croniche, con periodi di miglioramento alternati a ricadute. Un trattamento mirato, selezionato da un proctologo esperto, potrebbe abbreviare notevolmente i tempi di guarigione.

CONTATTI

Chiamaci

numero verde proctologo.eu

Servizio disponibile dal Lunedì al Sabato dalle ore 9:00 alle ore 18:00.

Fatti richiamare

Inserisci il tuo numero, ti richiameremo entro 4 ore lavorative:

Scrivici su:

whatsapp-follow

Whatsapp 3311232150

Dal Lunedì al Sabato dalle ore 9:00 alle ore 18:00.

Compila il Form:

Acconsento al trattamento dei dati personali ai sensi del regolamento europeo del 27/04/2016, n. 679 e come indicato nel documento normativa sulla privacy e cookies

Seguici su: