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Segnalato da: laRepubblica, IlGiornale, Salute33, ForumSalute.it
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Emorroidectomia Milligan Morgan: cos'è, quando si usa, pro e contro


Cos'è la tecnica dell'Emorroidectomia Milligan-Morgan?


L’emorroidectomia secondo Milligan-Morgan è una delle tecniche chirurgiche più utilizzate per il trattamento delle emorroidi di grado III e IV, soprattutto in presenza di gravi sintomi o quando altre terapie meno invasive non hanno dato risultati. L'intervento prevede l'asportazione chirurgica dei plessi emorroidari mentre l'anoderma e gli sfinteri anali, elementi fondamentali per una corretta continenza, vengono preservati.


emorroidectomia milligan morgan


Quando utilizzare la tecnica Milligan-Morgan?


La tecnica di Milligan-Morgan è considerata la procedura gold standard per il trattamento delle forme avanzate di malattia emorroidaria, in particolare:


  • Emorroidi di grado III: quando una o più emorroidi prolassano e devono essere ridotte manualmente;
  • Emorroidi di grado IV: quando il prolasso è permanente e non riducibile.


È indicata soprattutto nei pazienti con plessi voluminosi, fibrotici o sanguinanti, per i quali tecniche ambulatoriali come la legatura elastica, la scleroterapia o la dearterializzazione non sono più efficaci. L’intervento è inoltre consigliato in caso di:


  • Fallimento di trattamenti precedenti;
  • Sintomi severi che compromettono la qualità della vita del paziente (dolore, sanguinamento ricorrente, prolasso persistente).


Diversi studi scientifici hanno certificato l'elevata percentuale di riuscita e un numero molto esiguo di recidive nei pazienti affetti da emorroidi di terzo o quarto grado e operati con la tecnica Milligan Morgan. Alla medesima conclusione sono giunti anche i proctologi accreditati dal sito di prenotazioni mediche online EccellenzaMedica.it.


Quali sono i pro e i contro?


Vantaggi


  • Alta percentuale di successo: è tra le procedure più efficaci nel risolvere i sintomi di prolasso, sanguinamento e dolore cronico legati alle emorroidi;
  • Tecnica semplice e standardizzata: ben codificata, ampiamente utilizzata e con risultati prevedibili.
  • Efficace per emorroidi interne ed esterne: permette una rimozione completa dei plessi, assicurando un trattamento radicale.


Svantaggi


  • Dolore post-operatorio: piuttosto frequente, legato alla ferita aperta nel canale anale;
  • Tempi di guarigione più lunghi: la cicatrizzazione può richiedere settimane o mesi (fino a 90 giorni);
  • Possibili complicanze: sanguinamento, infezioni o, se non eseguita correttamente, rischio di stenosi anale per cicatrizzazione fibrotica.


VantaggiSvantaggi
Alta efficacia e bassa recidivaPossibile dolore post-operatorio
Tecnica semplice e standardizzataGuarigione lenta
Indicata per emorroidi interne ed esternePossibili complicanze (sanguinamento, infezione, stenosi)
Risultati duraturiÈ richiesto un buon grado di precisione per preservare cute e mucosa


Come si svolge l'intervento?


L’intervento di emorroidectomia Milligan-Morgan prevede diverse fasi che ora andremo a descrivere nel dettaglio.


Innanzitutto è necessaria una valutazione preoperatoria che comprende visita proctologica, anoscopia o proctoscopia e, in alcuni casi, una colonscopia così da valutare al meglio lo stadio delle emorroidi. La sera che precede l'intervento al paziente verrà chiesto di assumere un lassativo oppure di fare un clistere, così da favorire lo svuotamento intestinale in vista dell'operazione.


L'intervento può essere eseguito in anestesia generale o, in alternativa, in anestesia spinale/epidurale. Al paziente verrà chiesto di assumere la posizione litotomica (supina, con piedi sollevati sopra il livello delle anche) così da garantire piena esposizione del canale anale.


In seguito all’anestesia, il chirurgo esegue una rettoscopia/proctoscopia per visualizzare la zona. Procede, poi, con la disinfezione esterna e con l'inserimento del divaricatore anale, indispensabile per esporre i plessi emorroidari.


Il chirurgo afferra il gavocciolo con una pinza ed esegue un’incisione ellittica preservando l’anoderma e le mucose “ponte”, fondamentali per evitare stenosi. Sarà il chirurgo stesso a scegliere lo strumento con cui rimuovere i plessi emorroidari (bisturi tradizionale, elettrobisturi, radiofrequenza, laser). I plessi vengono isolati fino al peduncolo vascolare che viene legato e cauterizzato. La procedura viene ripetuta per i tre principali plessi.


In ottemperanza a quanto previsto dalla tecnica originale, le ferite non vengono suturate ma guariscono per seconda intenzione. Al termine della procedura si applicano unguenti anestetici e medicazioni emostatiche temporanee.


Il paziente viene monitorato finché non scompare l’effetto dell’anestesia. Le dimissioni possono avvenire il giorno stesso dell'intervento o il giorno successivo. Il medico fornirà al paziente istruzioni precise soprattutto per la gestione dell'igiene locale. Potrebbero, inoltre, essere prescritti analgesici o lassativi per evitare sforzi. Al paziente verrà, infine, comunicata la data della prima visita di controllo, generalmente dopo 7-10 giorni dall'intervento.


Qual è il decorso post operatorio?


Il decorso post-operatorio dopo un’emorroidectomia Milligan-Morgan è generalmente più agevole rispetto al passato. Si tratta, però, pur sempre di una tecnica “open”, senza sutura ed è quindi normale che il recupero possa essere non velocissimo né tantomeno esente da fastidi.


Nei primi giorni è normale avvertire dolore, bruciore e irritazione, soprattutto durante il passaggio delle feci sulle ferite aperte. Anche perdite di muco e piccoli sanguinamenti sono comuni nelle prime due-tre settimane e non devono spaventare il paziente.


Un adeguato protocollo alimentare è fondamentale per ottenere feci morbide e ben formate, riducendo al minimo lo sforzo durante la defecazione. L’uso di analgesici comuni, prescritto dal medico, permette di controllare efficacemente il dolore nelle prime fasi della guarigione.


La mucosa anorettale guarisce mediamente in circa 90 giorni, salvo ritardi dovuti a infezioni post-operatorie, irritazioni (proctiti) o scarsa aderenza del paziente alle indicazioni di convalescenza.


Il ritorno al lavoro avviene generalmente dopo 15–20 giorni se si tratta di mansioni sedentarie. Per lavori pesanti o attività che richiedono sforzi elevati, il recupero può richiedere fino a un mese o più. Generalmente, è possibile ricominciare a fare sport dopo 30–40 giorni, previa approvazione medica ed evitando attività che aumentino la pressione addominale.


alimentazione dopo milligan morgan


Quali sono le alternative all'emorroidectomia Milligan Morgan?


Per molti anni la Milligan-Morgan è stata considerata l’unica vera soluzione per i prolassi emorroidari avanzati (grado III–IV). Grazie allo sviluppo di tecniche moderne e meno invasive, il panorama terapeutico odierno è però cambiato in modo significativo. Le principali alternative all'emorroidectomia Milligan-Morgan sono:


  • Scleromousse;
  • Procedura di Longo.


In origine concepita come trattamento palliativo in attesa della chirurgia, la scleromousse si è rivelata una soluzione molto spesso curativa, riducendo drasticamente il numero di pazienti che necessitano di emorroidectomia. È una procedura ambulatoriale, praticamente indolore, rapida e poco costosa, con benefici significativi soprattutto per quanto riguarda la gestione della fase post-operatoria.


La procedura di Longo è indicata nei prolassi di III grado e rappresenta una valida alternativa alla Milligan-Morgan. Consiste nella rimozione di un anello di mucosa sopra le emorroidi mediante uno stapler circolare, “sollevando” il retto e riducendo l’afflusso ematico ai plessi emorroidari. Ecco i vantaggi principali di questa procedura:


  • Nessuna ferita nella parte sensibile del canale anale, con conseguente recupero più rapido;
  • Ritorno veloce al lavoro;
  • Basso rischio di disturbi della continenza;
  • Perdita di sangue post-operatoria rara.


Alcune pubblicazioni hanno segnalato un potenziale tasso di recidiva più alto, non confermato da tutte le casistiche.


AlternativaCaratteristiche principali
ScleromousseAmbulatoriale, praticamente indolore, rapidissima; efficace nel 95% dei casi; rivoluziona il trattamento dei prolassi anche avanzati; tempi di recupero minimi.
Emorroidopessi con stapler (Longo)Nessuna ferita nel canale anale; recupero veloce; indicata per prolassi di III grado; possibile tasso di recidiva, ma bassa incidenza di complicanze maggiori.


Domande frequenti sull'emorroidectomia Milligan Morgan


Quanto dura l'intervento Milligan-Morgan?


L’intervento dura in genere 30–50 minuti, a seconda del numero e della gravità dei nodi emorroidari da rimuovere.


Chi erano Milligan e Morgan?


Milligan e Morgan erano due chirurghi britannici che nel 1937 descrissero la tecnica di emorroidectomia aperta che oggi porta il loro nome.


Cosa mangiare dopo un intervento Milligan Morgan?


Dopo l’intervento è consigliata una dieta liquida e ricca di fibre, con frutta, verdura, cereali integrali, abbondante acqua e l’eventuale uso di lassativi osmotici per evitare sforzi durante la defecazione. È meglio evitare cibi piccanti, alcol e alimenti che possono causare stitichezza.


Fonti e bibliografia


  • sukhayuhospital.in/latest-update/the-milligan-morgan-technique-of-hemorrhoidectomy/297.

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